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| Mostra "Superurbano. Rigenerazione urbana sostenibile" |
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Allestimenti e mostre |
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Michele De Lucchi, Metrogramma A. Boschetti & A. Francini srl |
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2011, marzo |
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2011, novembre |
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2011, novembre |
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Padova (Italia), Palazzo della Ragione |
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Fondazione Barbara Cappochin |
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Ar.te snc di Romeo Telatin & C. |
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Illuminazione: iGuzzini |
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A. Boschetti, M. De Lucchi, L. Freyrie (a cura di), Superurbano. Sustainable urban regeneration, catalogo della mostra, Marsilio, Venezia, 2011 C. Cisotto, L'architettura della città ideale, "Il Gazzettino", Venezia, 16 settembre 2011 E. Franzoia, La formula teatrale, "Ottagono", Bologna, n. 249, aprile 2012, pp. 126-133 |
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ca. 1.200 mq |
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Curatore della mostra: Andrea Boschetti con l'osservatorio urbano Grammatiche Metropolitane, con la collaborazione di Stefania Toso
Progetto di allestimento: aMDL (Michele De Lucchi, con Angelo Micheli e Andrea Pasquali); Metrogramma (Andrea Boschetti e Alberto Francini, con Daniele Buttari e Stefania Toso)
Progetto multimediale: Dotdotdot in collaborazione con Suite Sound Design |
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La parola superurbano è apparsa durante uno dei primi incontri nei quali ancora non sapevamo come il tema si sarebbe evoluto. Parlavamo di rigenerazione, di città , di sostenibilità , di trasformazioni e ci rendevamo conto che dovevamo trovare un livello di intervento superiore, più alto in tutti i sensi, umanisticamente, tecnologicamente, socialmente. Superurbano vuol dire questo, capire che il tema non può essere affrontato al solo livello di convenienza economica e finanziaria a favore di singoli imprenditori: il mondo del mercato, nel quale siamo immersi realizza sicuramente benefici che produrranno progresso solamente se a trarne vantaggio sarà l’intera società . (Michele De Lucchi)
(...) La mostra è allestita all’interno del Palazzo della Ragione a Padova, che, per aver ospitato i tribunali e gli uffici finanziari a partire dalla sua edificazione in epoca medievale fino alla dominazione veneziana, è per tradizione luogo dello svolgimento della vita pubblica della città . Il Palazzo della Ragione ha non solo un’evidente centralità urbana, ma soprattutto una centralità sociale riconosciuta dalla cittadinanza ed esibita orgogliosamente quale simbolo della giustizia. Eletta sede delle più importanti mostre di architettura di interesse internazionale organizzate a Padova negli ultimi anni, il Salone del Palazzo della Ragione, la più grande sala coperta sopraelevata al mondo, ha assunto anche presso il pubblico il ruolo di sede ufficiale del dibattito su architettura e città , tra i temi più alti della disciplina. Nel solco della tradizione acquista ancora più rilevanza la mostra dei lavori dedicati alla rigenerazione urbana in un luogo che, non solo presso gli esperti, ma anche nell’immaginario della gente rappresenta la città stessa e la sua vita. Il Salone ospita l’allestimento di una città che non esiste ancora e indica la direzione da perseguire, in un programma dove la partecipazione sociale, in quanto presa di coscienza e condivisione delle soluzioni, assume un ruolo importantissimo. L’allestimento della mostra è in relazione proporzionale e materica con la maestosa volta in legno dell’altezza di 40 metri. Una grande piattaforma al centro dell’ambiente simula una’idea di città in forma di grande scena teatrale, da cui si innalzano torri in legno, distribuite in modo fitto per ricreare un astratto insieme urbano dalle sembianze contemporanee. E’ il desiderio di dare forma essenziale allo spazio. I visitatori transitano attraverso possibili visioni urbane, modi diversi, ma comunicanti, di vedere il territorio: la città intelligente, la città inclusiva, la città sostenibile. Al centro di ognuno dei tre sistemi urbani, immersa tra le altre torri, ce n’è una particolare, che è accessibile e illustra al suo interno i progetti che parlano di rigenerazione urbana dal punto di vista dell’urbe intelligente, dell’urbe inclusiva e dell’urbe sostenibile. Il legno è l’unico materiale utilizzato. Le torri sono costruite in listelli di abete e rivestite di tessuto, creando un effetto di semitrasparenza che interpreta lo spaesamento eccitante provocato dalla complessità . All’interno di questa metropoli delle idee, proiezioni visive e sonore ispirate al tema della rigenerazione completano la rappresentazione teatrale della vita urbana. Un sogno di qualità verso cui tendere e trasformare in cultura della realtà . (Michele De Lucchi, Andrea Boschetti) |
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