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| Mostra "I labirinti del cuore. Giorgione e le stagioni del sentimento tra Venezia e Roma" |
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Allestimenti e mostre |
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aMDL - Michele De Lucchi |
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Giovanna Latis, Matteo Del Marco, Greta Rosset |
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2017, aprile |
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2017, giugno |
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2017, giugno |
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Durata: 22 giugno - 17 settembre 2017 |
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Roma (Italia), Palazzo Venezia e Castel Sant'Angelo |
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Polo Museale del Lazio |
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Articolarte S.r.l. (allestitore) |
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Sede di Palazzo Venezia piano 2°: 675 mq Sede di Castel Sant’Angelo: 485 mq |
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Coordinamento Sonia Martone (Direttrice del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia)
Curatore Enrico Maria Dal Pozzolo
La mostra “I labirinti del cuore†si divide in due sedi molto diverse tra loro: Palazzo Venezia con le sale ampie e luminose, e Castel Sant’Angelo con le stanze anguste e buie. Il percorso di visita è idealmente un unicum che segue il filo di una narrazione incentrata sulle relazioni umane: dalla nascita del sentimento all’amore dichiarato, dal matrimonio alla perdita, fino alla nostalgia. È la storia dei sentimenti umani, fatta di parole, musica e dipinti, che trova nel “Doppio Ritratto†di Giorgione una delle massime espressioni artistiche. La riconoscibilità del tema nelle due sedi è stata risolta con il ripetersi di elementi allestitivi modulati per ottenere intimità nelle sale di Palazzo Venezia, e addolcire l’aspetto fortilizio e difensivo di Castel Sant’Angelo. È un sistema flessibile e dinamico, fatto di cavalletti e separè realizzati con materiali quali rovere naturale, ferro grezzo e tessuto leggero e traslucente in grado di assorbire dolcemente la luce e permettere alle opere di emergere. Negli spazi più grandi sono state inserite delle alcove che tanto richiamano il tema dell’amore e dell’intimità . Le alcove creano stanze all’interno delle stanze, luoghi riparati dove godere delle opere in tranquillità . Sono elementi studiati per esporre ogni oggetto alla giusta altezza e con la corretta illuminazione, grazie a un sistema di mensole e supporti adattabili alle diverse tipologie e dimensioni di dipinti. I molti volumi in esposizione sono contenuti in vetrine basse, aperti e illuminati grazie a una illuminazione dedicata, così come gli oggetti e i gioielli appartenuti a papa Barbo e al cardinale Grimani.
The exhibition "I Labirinti del Cuore" is divided between two very different venues: Palazzo Venezia with large and bright rooms, and Castel Sant'Angelo with its narrow and dark rooms. The visit is ideally a ‘unicum’ that follows a narrative centred on human relations: from the start of declaring feelings of love, from marriage to loss, to nostalgia. It is the story of human feelings, made up of words, music and paintings, found in Giorgione's "Double Portrait" one of the highest artistic expressions.The recognition of the exhibition theme within the two venues was solved by the repetition of modular elements designed to gain intimacy in the palace of Palazzo Venezia, and to soften the forbidden and defensive aspect of Castel Sant'Angelo. It is a flexible and dynamic system, made of tripods and screens that are made from materials such as natural oak, wrought iron and lightweight and translucent fabric that gently absorb light and that allow the works to emerge. In the larger spaces, alcoves have been inserted that refer to the theme of love and intimacy. The alcoves create rooms within rooms, sheltered places where you can enjoy the works in tranquillity. They are designed to display each object at the right height and with proper lighting, thanks to a system of shelves and supports that can be adapted to the different typologies and sizes of paintings. The many volumes on display are contained in small windows, open and lit by a dedicated lighting, as well as objects and jewels belonging to Pope Barbo and Cardinal Grimani. |
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La mostra "I labirinti del cuore" dovrebbe sancire il primo atto del programma di un nuovo corso di Palazzo Venezia. Il primo cambiamento è stato quello di portare l'ingresso da via del Plebiscito a piazza Venezia. La ragione di spostare l'ingresso è dovuta anche alla grande visibilità della facciata dalla piazza, che garantisce una facile comunicazione di qualsiasi attività e rende il Palazzo capace di attrarre da lontano senza pregiudicare l'efficienza del layout. L'allestimento della mostra è un suggerimento di come allestire in futuro combinando nel visitatore l'attenzione per l'esposizione e per il monumento con l’obiettivo di rendere il Palazzo una destinazione imperdibile per i turisti e far conoscere la sua storia attraendo costantemente con eventi di richiamo. Le due sezioni della mostra “I labirinti del cuoreâ€, una a Palazzo Venezia e l’altra a Castel Sant’Angelo, sono idealmente un unicum in cui l’allestimento si modula e si adatta ai contenuti e alla narrazione definita dal curatore. Il visitatore dunque potrà svolgere la sua visita seguendo un fil rouge che lo porterà da Palazzo Venezia a Castel Sant’Angelo o viceversa sempre senza perdere il filo di una storia che è la storia dell’umanità , con le parole, la musica e i dipinti che da sempre accompagnano le fasi della vita e che trovano nel “Doppio Ritratto†di Giorgione una delle massime espressioni dei sentimenti umani. La riconoscibilità del tema nelle due sedi è stata risolta con il ripetersi di elementi allestitivi e di atmosfera simili, modulati a seconda dei casi sulle ampie e luminose sale di Palazzo Venezia e sulle buie stanze di Castel Sant’Angelo. Nel primo caso, l’ampiezza architettonica delle sale necessitava una maggiore intimità risolta grazie a rivestimenti tessili in cromie pastello destinati a rendere maggiormente ovattata e soffusa l’atmosfera monumentale e fredda degli spazi. Nel secondo caso, l’aspetto fortilizio e difensivo è stato addolcito da un allestimento flessibile e dinamico, fatto di cavalletti, separé e traslucenze. La materia tessile dei rivestimenti relaziona l’architettura all’uomo, all’abbigliamento prezioso e morbido e agli arredi riccamente decorati dell’epoca. I tessuti dei rivestimenti murari e dei cavalletti rimandano agli indumenti rappresentati nelle opere, con le loro trame delicate. Negli spazi più grandi e con pareti decorate sono stati inseriti separé rivestiti in stoffa leggera, traslucente. Questi elementi rimandano alle alcove che tanto richiamano il tema dell’amore, dell’intimità e del cerimoniale del rapporto umano nella storia passata e recente. Le alcove creano stanze all’interno delle stanze, luoghi riparati dove godere delle opere in tranquillità . Sono elementi studiati per esporre ogni oggetto alla giusta altezza e con la corretta illuminazione, grazie a un sistema di mensole e supporti adattabili alle diverse tipologie e dimensioni di dipinti. I molti volumi in esposizione sono contenuti in vetrine basse, aperti e illuminati grazie a una illuminazione dedicata, così come gli oggetti e i gioielli appartenuti a papa Barbo e al cardinale Grimani. Tutto il sistema dei supporti e dei rivestimenti è coordinato in un disegno unitario, con materiali quali il rovere naturale, il ferro grezzo e il tessuto, in grado di assorbire dolcemente la luce e permettere alle opere di emergere negli spazi fastosi e unici di Palazzo Venezia e di Castel Sant’Angelo. |
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 Mostra "I labirinti del cuore", Polo Museale del Lazio, Roma (Italia), Palazzo Venezia, 2017 Sala I - Venezia Ph. Massimo Boldrin, fotografia digitale
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 Mostra "I labirinti del cuore", Polo Museale del Lazio, Roma (Italia), Palazzo Venezia, 2017 Sala II - Venezia e Roma tra 1400 e 1500 Ph. Massimo Boldrin, fotografia digitale
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 Mostra "I labirinti del cuore", Polo Museale del Lazio, Roma (Italia), Palazzo Venezia, 2017 Sala III - Due veneziani illustri a Roma: papa Barbo e cardinale Domenico Grimani Ph. Massimo Boldrin, fotografia digitale
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 Mostra "I labirinti del cuore", Polo Museale del Lazio, Roma (Italia), Palazzo Venezia, 2017 Sala IV - Giorgione nei documenti e nelle prime fonti Ph. Massimo Boldrin, fotografia digitale
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 Mostra "I labirinti del cuore", Polo Museale del Lazio, Roma (Italia), Palazzo Venezia, 2017 Sala V del Mappamondo - I "Due amici" e la ritrattistica di Giorgione Ph. Massimo Boldrin, fotografia digitale
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 Mostra "I labirinti del cuore", Polo Museale del Lazio, Roma (Italia), Palazzo Venezia, 2017 Sala V del Mappamondo - I "Due amici" e la ritrattistica di Giorgione Ph. Massimo Boldrin, fotografia digitale
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 Mostra "I labirinti del cuore", Polo Museale del Lazio, Roma (Italia), Castel Sant'Angelo, 2017 Sala I - I. Parole Ph. Massimo Boldrin, fotografia digitale
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 Mostra "I labirinti del cuore", Polo Museale del Lazio, Roma (Italia), Castel Sant'Angelo, 2017 Sala II - II. Musica Ph. Massimo Boldrin, fotografia digitale
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 Mostra "I labirinti del cuore", Polo Museale del Lazio, Roma (Italia), Castel Sant'Angelo, 2017 Sala III - III. Labirinti del cuore Ph. Massimo Boldrin, fotografia digitale
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 Mostra "I labirinti del cuore", Polo Museale del Lazio, Roma (Italia), Castel Sant'Angelo, 2017 Sala III - IV. Seduzioni Ph. Massimo Boldrin, fotografia digitale
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 Mostra "I labirinti del cuore", Polo Museale del Lazio, Roma (Italia), Castel Sant'Angelo, 2017 Sala III - V. Seduzioni Ph. Massimo Boldrin, fotografia digitale
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 Mostra "I labirinti del cuore", Polo Museale del Lazio, Roma (Italia), Castel Sant'Angelo, 2017 Sala V - VII. Francesco e VIII. Memorie Ph. Massimo Boldrin, fotografia digitale
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